Garilli: «Devo difendere un patrimonio di tutti»

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Carrube
view post Posted on 16/12/2011, 08:17




Da presidente ad amministratore unico con un obiettivo: evitare il fallimento e trovare nuove risorse. Ma non è un’impresa semplice
Garilli: «Devo difendere un patrimonio di tutti»
«Superare l’emergenza, non chiudo la porta a nessuno»

I casi della vita. Uno gironzola nella zona tribunaleprocura per cercare di capire che aria tira (stiamo parlando ovviamente delle vicende biancorosse, che da un po’ di tempo si sono allontanate dagli stadi), mette il naso nel bar più vicino per bere un caffè e ci trova, seduto a un tavolo con davanti una piccola rassegna stampa, Fabrizio Garilli.

Come devo chiamarla? Presidente, amministratore o che?
«Va benissimo, amministratore, visto che questa è la mia nuova veste nel Piacenza».

Una montagna di ricordi sfila in un attimo davanti agli occhi, quelli dello scriba ormai maturo e quelli dell’ex-presidente tornato in sella fra mille problemi:
«La mia giornata inizia al mattino presto e finisce alle undici e mezzo di sera».

Non è un caso che Garilli sia lì. Fuori il collegio dei suoi avvocati (sono in tre, riconosciamo Claudio Borgoni) fa la spola fra Tribunale e Procura. I legali hanno perlatro già preso visione del materiale acquisito dalla Guardia di Finanza nella sede biancorossa e direttamente nell’abitazione piacentina di Garilli.
«Come si sarebbe sentito lei se le avesse suonato il campanello la Finanza di primo mattino? Ma io non ho niente da nascondere, a me hanno prelevato solo una busta chiusa».

Che c’entrava, in qualche modo, con la cessione della società all’ormai famigerato gruppo composito.
Caro amministratore, adesso è tornato in sella: ma per andare dove?
«Stiamo vivendo un’emergenza, che è sotto gli occhi di tutti. Il mio impegno è quello di cercare di superarla, fare di tutto per riuscirci. L’accordo con la squadra per i pagamenti arretrati, è un punto di partenza importante. I dissidenti? A quei pochi che non hanno accettato il discorso, lasciamo il tempo di riflettere, ho fiducia che l’adesione alla fine sarà del cento per cento».

Il tempo a disposizione è pochissimo...
«Stiamo lavorando per evitare che si vada alla sentenza di fallimento, per questo stiamo producendo tutti i documenti e i fatti concreti che ci possano consentire di raggiungere le scopo. E oddbiamo farlo entro lunedì o martedì».

E passata l’emergenza?
«Il lavoro di oggi, vale anche per domani. In questo momento si tratta di salvaguardare un patrimonio, che non è né mio, né suo, ma di una città intera (mentre parliamo, davanti al bar, si ferma un’auto, il guidatore abbassa il finestrino e chiede notizie sul Piace in diretta all’ex-presidente, n. d. R.). Se riusciremo a fare questo, allora si aprirà un’altra partita ancora più importante: quella di trovare persone, imprenditori che siano veramente interessate ad affiancarmi. Mi era rimasto il 25% delle azioni, sentivo il dovere di intervenire».

Sono mesi ormai che si aspetta qualcuno veramente interessato: davvero non ci sono segnali?
«Sappiamo bene quanto sia difficile il momento che vive la nostra economia. E il peggio deve ancora arrivare. Dico solo che la mia porta è aperta a tutti, a chiunque sia concretamente disposto a dare una mano. Naturalmente, in primo piano metto i piacentini, vista l’esperienza che abbiamo vissuto con la cordata esterna. Per inciso, con Covilli Faggioli avrò parlato una o due volte... ».

Nomi non se ne possono ancora fare? Nemmeno quello di Guido Molinaroli?
«Molinaroli è nel ruolo di chi vanta un credito e si dice disponibile a consolidarlo in cambio di una partecipazione azionaria. Mi ha mandato un “sms”, ne parleremo a voce. Non ho alcuna preclusione nei suoi confronti, anzi. Altri non si sono fatti avanti. Oltretutto, non è sufficiente dire “io ci sto se ci sono già altri”: la disponibilità deve essere in prima persona e senza mettersi in scia a qualcosa che ancora non esiste».

Si parla da più parti anche dell’azionariato popolare...
«Una formula bella e suggestiva, ma nella quale credo poco. A volte è difficilissimo andare d'accordo quando si è in due, figurarsi quando il numero degli interessati è così alto. E poi, siamo sicuri che ci sarebbe tutta questa risposta dall'opione pubblica?».

Che tipo di futuro riesce a immaginare per il Piacenza Calcio?
«Si deve essere realisti. Il futuro è quello di ridare fiato alla società. Il calcio è cambiato moltis- simo e molto rapidamente, rivedere il Piace in serie A è un sogno e come tale va coltivato. Ma niente è più come prima: non passerà molto tempo che anche la serie A si spaccherà, con le poche squadre grandissime che andranno a confluire in un campionato europeo».

Il telefono continua a squillare, Garilli deve andare a inseguire le sue faccende. Ma ci risentiremo. Ora, in ogni caso, la situazione è più chiara: evitare il fallimento e cercare, con calma, nuovi soci. Resta una montagna impervia da scalare. Perché uscire dall’impasse ed evitare il collegio fallimentare non passa tanto dall'accordo con i giocatori, ma da altri tipi di garanzia: c'è un'indagine della Procura, restano rati ipotizzati, ci sono pendenze ben più onerose e punti da chiarire sulla cessione (rientrata) alla “Italiana S. r. l. “. Insomma, è presto per cantar vittoria.

IN ARRIVO A BREVE UN DIRETTORE GENERALE
Voce serale e fondata: è attesa a ore l’ingresso di una nuova figura in società, una sorta di direttore generale o amministrativo. Non piacentina.

Gent
Libertà
 
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7dado7
view post Posted on 16/12/2011, 09:04




CITAZIONE (Carrube @ 16/12/2011, 08:17) 
Nomi non se ne possono ancora fare? Nemmeno quello di Guido Molinaroli?
«Molinaroli è nel ruolo di chi vanta un credito e si dice disponibile a consolidarlo in cambio di una partecipazione azionaria. Mi ha mandato un “sms”, ne parleremo a voce. Non ho alcuna preclusione nei suoi confronti, anzi. Altri non si sono fatti avanti. Oltretutto, non è sufficiente dire “io ci sto se ci sono già altri”: la disponibilità deve essere in prima persona e senza mettersi in scia a qualcosa che ancora non esiste».

Si parla da più parti anche dell’azionariato popolare...
«Una formula bella e suggestiva, ma nella quale credo poco. A volte è difficilissimo andare d'accordo quando si è in due, figurarsi quando il numero degli interessati è così alto. E poi, siamo sicuri che ci sarebbe tutta questa risposta dall'opione pubblica?».

ho come l'impressione che, tolto molinaroli, si inizino già a chiudere le porte agli altri
 
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gisp
view post Posted on 16/12/2011, 09:21




amministratore, le ricordo che se siamo in questa situazione è colpa sua e di chi ha gestito la società per lei negli ultimi 10 anni. Le ricordo che l'Italiana Srl erano dei buffoni (assoldati da lei? le fa paura eh Colonna....) ma che non hanno fatto la montagna di debiti che ci sono, quelli sono stati fatti da lei e dal suo precedente amministratore che non ha saputo amministrare un bel niente se non ridurre gli abbonati da 6 mila a mille e farci passare dalla serie A al quint'ultimo posto della serie C.
Le ricordo infine che il 29 agosto Luigi Gallo, mentre il suo amministratore era in ufficio perché era appena arrivato con la sua fiammante Audi serie S, era sul campo di allenamento che teneva banco, salutava la squadra, parlava al telefono, parlava al mister, parlava al ds. E mi dice che non sapeva dell'esistenza di Gallo?
Le ricordo infine che anche un bambino di 7 anni, nel giro di pochi minuti, avrebbe preso coscienza di chi fossero i personaggi ai quali lei, di suo pugno, ha ceduto questa società.

Le ricordo infine che per alcuni sarà come dice lei, "salvarvi dal fallimento" ma per altri, come me, il fallimento "è la salvezza perché la consapevolezza che non vedrò mai più né la sua faccia né quella di riccardi in via Gorra".

ps: lei non era quella schifato dal calcio?
 
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GenovaBiancorossa
view post Posted on 16/12/2011, 10:05




Mi piace il passaggio sull'azionariato popolare..Dice:" Siete sicuri che avrebeb successo?"

Beh caro Fabrizio....per una volta hai ragione....Finchè ci sarai tu io e molti altri sicuramente non metteremmo un centesimo bucato.....Innamorati di una maglia si, totalmente rincoglioniti no!
 
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view post Posted on 16/12/2011, 10:42

El Beatle

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CITAZIONE (Carrube @ 16/12/2011, 08:17) 
...
Che tipo di futuro riesce a immaginare per il Piacenza Calcio?
«Si deve essere realisti. Il futuro è quello di ridare fiato alla società. Il calcio è cambiato moltis- simo e molto rapidamente, rivedere il Piace in serie A è un sogno e come tale va coltivato. Ma niente è più come prima: non passerà molto tempo che anche la serie A si spaccherà, con le poche squadre grandissime che andranno a confluire in un campionato europeo».
...

Dai, al prossimo tavolo della pace inviteranno anche te...
 
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massimo angoscia
view post Posted on 16/12/2011, 12:30




Si vede che gent ha fatto pace con lui..un articolo al miele....<3
 
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Meroclockwork
view post Posted on 16/12/2011, 12:49




giacomo grandissimo hai espresso il mio parere
mero
 
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stamilla19
view post Posted on 16/12/2011, 13:06




Dopo anni ora si accorge che il patrimonio etc e della città e non solo suo? Che buffone ciarlatano
 
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salohcin
view post Posted on 16/12/2011, 13:06




CITAZIONE (massimo angoscia @ 16/12/2011, 12:30) 
Si vede che gent ha fatto pace con lui..un articolo al miele....<3

eh sì...le coincidenze :D
 
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cobraz
view post Posted on 16/12/2011, 15:10




CITAZIONE (salohcin @ 16/12/2011, 13:06) 
CITAZIONE (massimo angoscia @ 16/12/2011, 12:30) 
Si vede che gent ha fatto pace con lui..un articolo al miele....<3

eh sì...le coincidenze :D

Ormai non mi stupisco più, lo conosciamo, è il classico lecca culo che va dove tira il vento senza avere un opinione propria
 
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unomoqualunque
view post Posted on 16/12/2011, 16:06




CITAZIONE (gisp @ 16/12/2011, 09:21) 
amministratore, le ricordo che se siamo in questa situazione è colpa sua e di chi ha gestito la società per lei negli ultimi 10 anni. Le ricordo che l'Italiana Srl erano dei buffoni (assoldati da lei? le fa paura eh Colonna....) ma che non hanno fatto la montagna di debiti che ci sono, quelli sono stati fatti da lei e dal suo precedente amministratore che non ha saputo amministrare un bel niente se non ridurre gli abbonati da 6 mila a mille e farci passare dalla serie A al quint'ultimo posto della serie C.
Le ricordo infine che il 29 agosto Luigi Gallo, mentre il suo amministratore era in ufficio perché era appena arrivato con la sua fiammante Audi serie S, era sul campo di allenamento che teneva banco, salutava la squadra, parlava al telefono, parlava al mister, parlava al ds. E mi dice che non sapeva dell'esistenza di Gallo?
Le ricordo infine che anche un bambino di 7 anni, nel giro di pochi minuti, avrebbe preso coscienza di chi fossero i personaggi ai quali lei, di suo pugno, ha ceduto questa società.

Le ricordo infine che per alcuni sarà come dice lei, "salvarvi dal fallimento" ma per altri, come me, il fallimento "è la salvezza perché la consapevolezza che non vedrò mai più né la sua faccia né quella di riccardi in via Gorra".

ps: lei non era quella schifato dal calcio?

:pace:
 
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il Vitas
view post Posted on 16/12/2011, 17:01




grande gisp.....complimenti........leggendo queste poche righe dovrebbe solo vergognarsi........ma dubito ne sia capace........( di vergognarsi....leggere sa leggere......)
 
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massimo angoscia
view post Posted on 16/12/2011, 17:04




Comunque è bellissima la dicitura "i caso della vita"...toh sono andato a prendere il caffè e guarda un po' chi mi sono trovato!(tra l altro disponibile a un'intervista)...
I casi della vita..
 
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gm139
view post Posted on 16/12/2011, 17:15




Intervista concordata (che brutta parola con-cordata) con gli avvocati.
Gent., ma vaff
 
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GenovaBiancorossa
view post Posted on 16/12/2011, 17:18




PIu' che altro patetici entrambi.....

Davvero patetici....

Fa quasi il paio con l'intervista a Gallo su Telelibertà.....


 
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50 replies since 16/12/2011, 08:17   3137 views
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