| «Non facciamo parte della cordata»
Luigi Gallo aveva dichiarato che la DigitMedia Channel 24 era nel gruppo, ma il socio Salvatore Toscano smentisce categoricamente:«Mai preso accordi con lui»
Ogni tassello che si aggiunge al puzzle della cordata che ha acquisito il Piacenza sotto l’egida dell’Italiana Srl risulta stonato o fuori posto. Non si riesce a capire come mai puntualmente ci siano delle smentite su quelle che si considerano pietre angolari della storia.
In sostanza la notizia è questa e arriva direttamente per bocca di Salvatore Toscano, socio e proprietario della DigitMedia Channel 24: «Smentiamo categoricamente ogni nostro interessamento all’acquisizione del Piacenza Calcio e, di conseguenza, la nostra partecipazione alla società che ha comprato le quote azionarie del Piacenza Calcio».
In sostanza la DigitMedia Channel 24 afferma di non far parte della cordata. Ma a questo punto occorre riavvolgere il nastro per capire la natura di questa dichiarazione. Lunedì scorso il patron ideale della società biancorossa, Luigi Gallo, “anima e cuore” della cordata, aveva dichiarato davanti alle telecamere di una trasmissione televisiva locale che il gruppo era composto, tra i tanti volti, anche dalla DigitMedia Channel 24.
Affermazione avvenuta davanti alle telecamere e riprese dalla stampa con virgolettati in cui Gallo specificava che tra i partecipanti ci fosse questa emittente televisiva. Cerchiamo quindi conferme nei vertici dell’azienda, una televisione di medie dimensioni, una S.p.a di proprietà di Giuseppe e Salvatore Toscano, il primo è l’amministratore unico mentre il secondo, il fratello, è uno dei soci e quelle riportate prima sono le parole che rilascia a Cronaca quando gli chiediamo delucidazioni sulla partecipazione della sua società a questa cordata.
«Ribadisco che non facciamo assolutamente parte del gruppo, non capisco perché sia stata detta una cosa del genere». «Luigi Gallo - prosegue Salvatore Toscano - mesi fa si presentò da me, parlammo una decina di minuti, e mi propose di far parte del gruppo. Gli risposi che non potevamo assolutamente, soprattutto in questo periodo, figuriamoci se riusciamo a imbarcarci in una storia legata al calcio».
Dunque la DigitMedia Canale 24 non fa parte di questo gruppo. «Smentisco categoricamente ». Una dichiarazione che prendiamo e mettiamo agli atti.
Ma come la leggiamo? Difficilissimo tradurre questa situazione che è oggettivamente confusa a partire dalla nomina di un amministratore unico della società, Vladimiro Covilli Faggioli, che di mestiere si occupa di concordati preventivi e lavora a La Spezia. La scelta, così hanno detto, è stata dettata dalla necessità di avere una snellezza nella strutturazione della società bypassando la prassi che vuole l’assemblea dei soci che nomina un consiglio di amministrazione e, di riflesso, la decisione di incaricare un amministratore delegato.
Gianfranceschi ha detto che questo potrebbe essere lo sbocco finale del progetto e che la cordata è solida e non ha disaccordi al suo interno. La situazione però potrebbe essere letta invece - come avevamo scritto tre giorni fa - che all’interno della cordata ci sia un problema non tanto legato alla spartizione delle quote tra i soci, ma alla partecipazione stessa alla cordata. In sostanza: questi soci ci sono o non ci sono?
Giacomo Spotti -
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