| Corsa contro il tempo per il nuovo Piacenza
Tre stipendi da pagare entro lunedì. Gallo rassicura: «Onoreremo i nostri impegni, ma non è detto
che ci sia bisogno di tutte le società annunciate». Digitmedia: «Pronti a entrare, ma dopo le verifiche»
Non è una corsa contro il tempo. Almeno così sembra. Nel senso che i nuovi proprietari del Piacenza Calcio, guidati da quel Luigi Gallo che sta lavorando intensamente al progetto, assicurano che onoreranno i loro impegni. A cominciare dal primo spartiacque: il pagamento di stipendi e relativi contributi che deve essere effettuato entro lunedì. Lo assicura proprio Luigi Gallo. Che spiega così la corsa contro il tempo alla quale abbiamo accennato: Le trattative con i soci erano state sospese quando sembrava che l'acquisto della società fosse saltato (metà settembre), ancora di più dopo la vicenda-Massacci che ci porta alla fine di settembre, i contatti sono stati riallacciati all'improvviso, quando la cessione è stata perfezionata con un'accelerazione finale. Siamo alla sera del 28 ottobre, poi c'erano di mezzo sabato, domenica e il ponte del 2 novembre. Ora, assicura Gallo, i contatti sono stati ripresi.
Compreso quello con "Digitmedia", la società per azioni genovese che, fra l'altro, incorpora Channel 24. Lo scriviamo perché sul presunto disimpegno della società per azioni genovese (circostanza peraltro non riportata da noi) è intervenuto nella serata di ieri Giuseppe Toscano, che di Digitmedia è presidente e amministratore unico.
"A sostegno delle dichiarazioni rese dal sig. Luigi Gallo pubblicate nel quotidiano "Libertà" di martedì 8 novembre 2011 - scrive in una nota Giuseppe Toscano - posso personalmente affermare di aver dato la nostra disponibilità verbale ma "condizionata" a partecipare al progetto e alla cordata.
Tale manifestazione d'interesse, non essendosi ancora di fatto concretizzata, non è stata messa all'ordine del giorno nell'assemblea dei soci di Digitmedia Spa, né tantomeno discussa, di conseguenza l'unica persona a conoscenza della questione è il sottoscritto, e pertanto le dichiarazioni rese telefonicamente dal socio, sono veritiere in parte non essendo lo stesso a conoscenza dei fatti.
Le condizioni "sine qua non" affinché si manifesti concretamente la nostra partecipazione alla cordata sono innanzitutto la delibera assembleare ad unanimità della Digitmedia Spa, e qualora questo avvenga, un successivo processo investigativo di "due diligence" che dovrà essere messo in atto per analizzare la situazione e lo stato di salute della società Piacenza Calcio".
Insomma, Digitmedia è pronta a starci, ma prima vuole che venga completata la due diligence (in poche parole l'esame completato della situazione economica e finanziaria della società) e, in caso positivo, l'ingresso nel Piacenza dovrà essere presentato all'assemblea dei soci. Il riferimento al "socio" e alle sue dichiarazioni (ribadiamo non riportate da noi) sono all'altro Toscano, il fratello Salvatore, che effettivamente della cosa non era al corrente, ma ha un ruolo subordinato a quello di Giuseppe. Insomma, una vicenda un po' complessa come tutte quelle che riguardano la nascita di questo nuovo Piacenza.
Comunque: pare di capire che i soldi per lunedì ci siano o siano comunque in arrivo, anche se la composizione finale della società potrebbe essere in qualche modo diversa da quella prospettata da Gallo. Nel senso che pare debbano ancora arrivare le conferme formali da parte di Almon e dello stesso Pietro Cruciani, con i quali però i colloqui sono stati ripresi. Lo stesso Dino Capocchiano della Coesi sembrava ad un certo punto volersi defilare, per poi tornare in seno al gruppo dopo lo sblocco della trattativa. E' invece confermato che la proprietà del Piacenza è della Italiana S. r. l., all'interno della quale deve avvenire la distribuzione delle quote. Così come resterebbe d'attualità l'ingresso di un socio piacentino. Aspettiamo per vedere cieli più puliti e situazioni più chiare, ad esempio se le candidature di Vincenzo Merlo (presidente) e Fabio Torti (amministratore delegato) siano veramente decadute come sembra. E se è vero che la Reggiana avrebbe offerto un ruolo a Totò De Falco (candidato a sua volta a rientrare nel Piace).
Paolo Gentilotti
Libertà
«Con Gallo non c’è ancora niente di scritto»
Alessandro Mongaroli, socio della Almond, aTeleducato: disponibili a entrare nel Piacenza, ma non c’è nulla di ufficiale
Dopo la smentita della DigitMedia Channel 24 di far parte della cordata che ha preso il Piacenza arrivata per bocca di uno dei proprietari Salvatore Toscano in seguito alle dichiarazioni rilasciate in una trasmissione da Luigi Gallo («la DigitMedia faceva parte del gruppo») adesso arriva anche la mezza smentita della Almond Holding, società che detiene brevetti nel food e nel beverage.
Questa è un’altra delle società che Gallo e Gianfranceschi avevano ribadito facesse parte della cordata, tuttavia le parole rilasciate ieri sera da Alessandro Mongaroli (socio della Almond) a Teleducato chiariscono ancora una volta come la situazione sia tutt’altro che definita. «Non ho problemi a dire che la Almond sarebbe disponibile a far parte del progetto Piacenza, per quanto possiamo, però devo sottolineare il fatto che ad oggi non sono stati firmati degli accordi ufficiali che ci pongono all’interno di questa cordata. Con Gallo ci fu un incontro ma sulla scrivania dei soci non è mai arrivato nulla da firmare ufficialmente».
La chiamiamo mezza smentita quindi e arriva attraverso le parole che Mongarli rilascia a Teleducato, per la precisione quest’ultimo non è il titolare dell’azienda ma uno dei soci insieme all’avvocato Quaglia, mentre l’amministratore delegato è Gianni De Meo e il presidente è Gabriele Mazzi. Dunque ecco un altro pezzo d’incertezza all’interno del gruppo che dovrebbe entrare nell’Italiana Srl, dopo la smentita della DigitMedia arriva la precisazione della Almond che ammette di poter essere interessata alla cosa ma che allo stes- so tempo non ha mai firmato nulla per poter dire che l’ingresso nel Piacenza Calcio è ufficiale.
Giacomo Spotti
La Cronaca
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